Qualche
giorno fa mi stavo informando su come era andato il ritiro di un gruppo delle
medie, così due educatrici, per farmi uno scherzo, mi hanno mandato il seguente
messaggio: “Ciao don! Il ritiro è andato malissimo...uno è caduto e l'abbiamo dovuto portare all'ospedale e la
mamma ha detto che ci vuole far causa...e gli altri erano ingestibili! È stato
un disastro. Siamo stanchi e non vogliamo più fare catechismo così!!! Da gennaio
dovrete cercare altri catechisti”.
Non vi
nascondo che mi è venuto un colpo, immediatamente per il ragazzo che si era
fatto male, subito dopo per cercare di capire e sostenere gli educatori in
questo loro impegno. Una telefonata, ha presto svelato il tutto, si è
trasformata invece in una comunicazione fruttuosa del bene emerso stando via
con i ragazzi, di quanto di gustoso si possa cogliere attraverso loro.
Qualcuno
potrebbe stupirsi del come mi sono fatto fregare così semplicemente, può
essere, o forse perché nella mia esperienza è capitato di accompagnare
educatori messi duramente alla prova dal confronto con i ragazzi. È in
particolare a loro che voglio rivolgere questa Parola.