mercoledì 28 novembre 2018

Perché i ragazzi non vengono più?

In passato si è lavorato tanto per offrire luoghi accoglienti per i ragazzi, anche associazioni di vario genere e amministrazioni pubbliche si sono mosse in questa direzione. Penso in particolare alla Chiesa ricca di oratori, campi da calcio o altri sport, saloni, cinema e chi più ne ha più ne metta. Abbiamo continuato ad andare avanti così per un po’ fino a quando ci siamo accorti che qualcosa non andava, c’era un calo della frequenza, in molti casi si è risposto costruendo altre cose nuove e investendo su professionisti che potessero abitare questi luoghi facendone anche una eccellenza nel campo dell’accoglienza delle giovani generazioni. Eppure le strutture e le iniziative tardano a riempirsi, non corrispondono alle aspettative del mondo adulto che le aveva costruite e programmate.
Veniamo all’oggi, se apriamo gli occhi e vogliamo vedere, incontriamo ragazzi (medie e primi anni delle superiori) la cui vita è alla ricerca di un gruppo di amici dove abitare, perché è lì nell’incontro con l’atro che trova sé stesso. Desiderano vivere però in gruppi che hanno la peculiarità della spontaneità, ossia informali.

giovedì 22 novembre 2018

ADULTI IN CORSO - Nativi digitali

ADULTI IN CORSO: una serie di incontri per genitori, educatori, insegnanti e tutti coloro che hanno a che fare quotidianamente con gli adolescenti. Non abbiamo le soluzioni a tutto, ma almeno certe cose le si possono almeno capire.

In questo secondo confronto ci soffermeremo a riflettere sulle differenze di una generazione che è nata già immersa nel digitale rispetto a noi adulti che siamo più "importa" o immigrati in questa mondo. Cercheremo un approccio privo di pregiudizi riguardo il "virtuale", soppesandone in tal mondo gli aspetti problematici ma anche quelli positivi.



Qui sotto il link per scaricare le slide usate durante l'incontro:
https://drive.google.com/open?id=1zV35-6tHa_ThxWBX9NNOXsJD9whSZCrG

venerdì 16 novembre 2018

AAA Adulti cercasi

C’era una volta l’adolescente che voleva fuggire dalla famiglia, “uccidere” il padre e lottare contro lo strapotere rappresentato dagli adulti. C’era una volta, ma ora non c’è più. I ragazzi di oggi, pur mantenendo il desiderio di una necessaria emancipazione dalla famiglia di origine, hanno però cambiato il proprio sguardo nei confronti degli adulti e della loro presenza lungo il cammino di crescita.
Oggi i ragazzi sono attenti cercatori di figure capaci di riferimento sulle quali poter fare affidamento, non si accontentano certamente del primo che passa per la strada, cercano competenza, passione e impegno per potersi fidare.
Adulti competenti che possono entrare autorevolmente in gioco in tante situazione critiche attraversate dagli adolescenti, per dare il proprio contributo al cammino di relazioni tanto centrale per la vita di oggi, nel quale non sempre i nostri ragazzi sanno ben regolarsi, che presenta eccessi di ricerca di riconoscimenti e di potere sugli altri, dove la visibilità è importante per ottenere popolarità, dove il conflitto può fare del male. 

venerdì 9 novembre 2018

ADULTI IN CORSO - Hai la testa vuota?! Il cervello dell'adolescente

ADULTI IN CORSO: una serie di incontri per genitori, educatori, insegnanti e tutti coloro che hanno a che fare quotidianamente con gli adolescenti. Non abbiamo le soluzioni a tutto, ma almeno certe cose le si possono almeno capire.

In questo primo confronto ci soffermeremo su come funziona il cervello dell'adolescente, questo infatti aiuta comprendere meglio certi comportamenti dei nostri ragazzi, non legati a cattiva volontà, ma al fatto di non essere ancora maturi e quindi non riuscire a fare certe cose che per noi adulti sono tanto scontate.




Qui sotto il link per scaricare le slide usate durante l'incontro:
https://drive.google.com/file/d/14epyLJOPR4AF1KCushkm4spIvphMjC36/view?usp=sharing

venerdì 2 novembre 2018

Mettersi in mostra a tutti i costi?

Nelle mesi passati, le notizie di cronaca, hanno riportato alla luce un fenomeni spesso taciuto ma diffuso nella vita dei nostri adolescenti e che in alcuni casi eclatanti porta non solo a rischiare la vita, ma a perderla. Sdraiarsi in mezzo a una strada, attraversarla in bici a occhi chiusi, scattare selfie estremi, provare nuove esperienze diffuse da social.
Di fronte a tutto questo come adulti facciamo fatica a trovare la voglia di capire, ci colpiscono troppo, quindi tendiamo a farcene giudizi affrettati, a contrassegnarli come comportamenti infantili e provocatori solo di alcuni “disagiati”.
Un certo orientamento al rischio è proprio dell’adolescenza in qualsiasi epoca, fa parte della fase evolutiva vissuta. Con il passare del tempo vi si sono però legate diversi tipi di significato, merita pertanto, mettendo da parte i pregiudizi, di chiedersi oggi che cosa ci narrano della vita dei nostri ragazzi.
Gli adolescenti non sono stupidi, si sentono però fragili, in un momento in cui il passaggio dall’essere bambini (ultra tutelati) a dover ora entrare in contatto con una grande verità della propria vita: siamo mortali. Nonostante sia un dato di fatto, non è detto che la cosa stia loro bene, certamente non la paura che da questa cosa emerge. Si cerca di allontanarla, controllarla, sfidarla, e per poterlo fare occorre mettere se stessi alla prova dei fatti.