lunedì 30 gennaio 2017

Adulti e giovani: è possibile incontrarsi?

Alcune analisi sociologiche sul mondo giovanile sono preoccupanti nei dati che forniscono riguardo la frequentazione di quei luoghi o gruppi che storicamente sono sempre stati baluardi della presenza giovanile e vie di accompagnamento verso l’età matura. Un fenomeno che sembra avere la stessa tendenza sia dentro che fuori le strutture che la Chiesa pensa e propone loro.
Visto che normalmente sono tutti luoghi pensati, voluti e vissuti anche dagli adulti, ci si può chiedere se il problema sia proprio la loro presenza; personalmente non credo sia così, anzi tanti giovani sarebbero ben contenti di poter trovare qualcuno già navigato che riesca a fornire loro un po’ di chiarezza e strategie per affrontare una vita che a spesso sembra molto “incasinata”.
Nel dire questo mi assumo una grossa responsabilità, ora mi tocca rendere conto di questo mio presupposto soprattutto di fronte ai tanti che dicono proprio l’opposto e che progettano di conseguenza percorsi educativi concentrati su una autoeducazione da parte dei ragazzi, liberi dagli apporti del mondo adulto.

domenica 22 gennaio 2017

Riconoscere interpretare scegliere

Sono tanti i ragazzi che vengono da me e mi chiedono aiuto perché fanno fatica a capire certe cose della loro vita, tanti eventi arrivano loro un po’ addosso tutti insieme senza che abbiano punti di riferimenti precedenti da cui trarre spunto. Chiedono aiuto e tra questi alcuni che soffrono più degli altri vorrebbero che ti sostituitisi a loro soprattutto quando la scelta da fare, di per sé abbastanza intuibile, si porta dietro conseguenze non programmabili. Quando li incontro, pur essendo solidale con loro e condividendo la loro sofferenza, sono anche molto contento della fatica che stanno facendo, perché il tutto porta all’esercizio di una importante impegno cristiano, quello del discernimento, ossia saper leggere in che direzione portano i desideri del cuore. Non si tratta di dividere ma unire in armonia ciò che è diverso, è l’esercizio della libertà ed è molto bello aiutare i giovane a crescerci dentro.

lunedì 16 gennaio 2017

Questione di prospettiva

A volte esiste uno strisciante pessimismo all’interno delle nostre comunità cristiane riguardo il fenomeno religioso e la salute della fede, spesso il tutto si fonda su presupposti che sono più pregiudizi diffusi che non frutto di una riflessione attenta di quanto capita; quando poi il discorso verte su temi che riguardano i giovani, ci troviamo ancora più esposti a questo rischio.
Mi ricordo di aver partecipato a un consiglio pastorale nel quale, giustamente, si è dato a tutti la possibilità di esprimersi sulla “salute” della parrocchia; la maggior parte degli interventi si sono situati all’interno di una logica di rimpianto del passato che non c’è più e delle cose che ora non vanno. Non metto in dubbio la verità di quello che veniva detto, ma ne sottolineo la parzialità che porta a trarre conclusioni errate sulla situazione reale. È vero che la situazione non è più quella di una volta, ma il principio che sia “peggiore” condiziona la lettura del dato sociale, tanto che in pochi hanno evidenziato i numerosi cambiamenti positivi avvenuti in seguito al formarsi di una nuova unità pastorale fra più parrocchie.

martedì 10 gennaio 2017

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

Per chi entra a contatto con il variegato mondo giovanile, è facile il rischio di rimanere abbagliati così da non riuscire a identificare di preciso i contorni di quanto si sta guardando, ad alcuni viene di istinto chiudere gli occhi o girarsi dall’altra parte fino a quando la fonte di questa luce è passata, altri invece preferisco indossare occhiali da sole schermati così da affievolirne l’intensità e controllarne il riverbero. Tutte immagini con le quali voglio dire che il mondo giovanile non è sempre ben identificabile e interpretabile usando criteri abituali, il mondo adulto reagisce in vari modi, quello che invito a fare è aprire gli occhi cercando di vedere con uno sguardo da educatore certe dimensioni che permettono così di assumere la propria vera natura.
C’è chi rimprovera gli adolescenti di essere troppo concentrati su di sé, così si dice di loro che sono egoisti, c’è invece chi ci vede il duro cammino che stanno compiendo, quello di maturare la propria identità di persona di fronte agli altri e a Dio, in un mondo che non sempre porta a realizzarsi come soggetto e a volte invita ad assumere logiche un po’ troppo omologate.