Ho
partecipato a un convegno di pastorale giovanile sugli oratori, al quale è
intervenuta una esponente politica del nostro paese, a lei veniva chiesto di
presentarci la situazione giovanile in Italia. Lo ha fatto partendo da tanti dati
statistici, sicuramente tutti giusti, ma che si sono limitati a mostrare la
situazione di difficoltà vissuta da questa fascia di età: delinquenza,
analfabetismo, stato di povertà, abbandono scolastico e varie altre situazioni
di marginalità. Del tutto assente nella sua riflessione è stata la
testimonianza di dati o una riflessione intorno all'energia e all'impegno vissuto
dalle giovani generazioni. Non mi ritengo uno sprovveduto, ma la mia esperienza
di oratorio accanto a ragazzi un po' di tutti i tipi, mi porta a non ritrovarmi
in una analisi che giudico parziale e fuorviante. Senza chiudere gli occhi sulle
situazioni di difficoltà vissute dalle giovani generazioni, speravo che si
riuscisse a prendere le distanze da un modo di fare abituale che tratta in modo
ambiguo di questi temi, facendone luogo di tensioni o di cattivi presagi, senza
mostrarne le potenzialità spesso espresse e tante altre volte poco utilizzate;
troppo spesso trattando i giovani come destinatari di interventi invece che
essere considerati soggetti di forza.
… qualche scarabocchio per cercare di interpretare gli enigmi degli adolescenti, per dare un senso a comportamenti apparentemente insensati, con una forte volontà di cercare di capire
lunedì 22 febbraio 2016
lunedì 8 febbraio 2016
Tenerceli stretti a tutti i costi?
Il vescovo mi ha mandato a servire quattro nuove parrocchie,
tra i tanti incontri avuti, mi ha colpito un leitmotiv comune trovato sulla
bocca di genitori, educatori e capi scout: fatta la Cresima se ne vanno, dove
sbagliamo, cosa possiamo fare?
Qualcuno entusiasticamente esclamava: dobbiamo tenerceli
stretti a tutti i costi. Altri progettavano attività varie e sperano che il
prete nuovo appena arrivato suggerisca la soluzione al tutto.
Rispondendo sinteticamente mi verrebbe da dire: non è detto
che sbagliamo, possiamo fare ancora tanto e forse tenerli stretti serve solo a
farli uscire prima, fare delle attività è giusto ma che siano pensate, io non
ho nessuna soluzione in tasca così le cercheremo insieme anche se so che spesso
occorre andare anche per tentativi con la disponibilità a riconoscere
eventualmente anche di essersi sbagliati e tornare indietro.
Capisco il buon cuore che anima i tanti educatori che si
interrogano in questo modo, eppure ho chiesto loro la fatica di cambiare
ottica, per evitare di prendere abbagli, occorre rieducare il modo con il quale
guardiamo ai ragazzi.
lunedì 1 febbraio 2016
Corpo Mente Cuore – terza parte
Terzo articolo che ci aiuta ad entrare nel mondo complesso ed entusiasmante della "bellezza" così come sperimentata dai nostri ragazzi, quindi anche dal rapporto con il proprio corpo che non è affatto formato da solo materia, ma che si porta dietro diversi significati e valori.
Come abbiamo
già avuto occasione di dire, per i ragazzi l’essere fatti in un certo modo, con
un corpo che appare così come è, possiede dei significati che vanno ben oltre
quello che si vede. Conosco adolescenti che si guardano dal di fuori senza
riconoscersi, cercano di recuperare questa unità che esiste tra corpo, mente e
anima, lanciando vere sfide; c’è chi arriva anche a farsi del male, a
intavolare una vera guerra con questo qualcosa che prima era me e ora non
riconosco più, che non è un problema solo estetico, ma anche legato ai valori e
al mio rapporto con Dio.
Mi capita
spesso di essere compagno di viaggio per anni della vita di tanti ragazzi,
sempre mi interesso dei tanti cambiamenti che vedo comparire nei vestiti e sul
corpo, non per una curiosità fine a se stessa, ma perché queste cose parlano.
Tutto questo aiuta a dar voce, a rendere comunicabile, la ricerca e a volte il
dolore che sta dietro. Facendo questo mi sono spesso trovato capace di
comprendere tanti gesti che di per sé potevano sembrare insensati se non
“pazzi”, che invece ritrovavano in questa trasformazione in parole
l’espressione comprensibile del loro senso.
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