L’altro giorno parlavo con un educatore che aveva
partecipato a un incontro con uno psicologo in gamba, riferendomi parzialmente
quanto era stato detto sottolineò una cosa che gli era rimasta particolarmente impressa.
Parlando delle famiglie, dell’attuale crisi, delle conseguenze che questa
porta, lo specialista evidenziò una assenza di quell’humus necessario perché
certe dinamiche, valori, logiche possano crescere all’interno della famiglia. Posso
trovarmi d’accordo con lui, ci sono stati grossi cambiamenti e la crisi della
realtà sociale e religiosa della famiglia ha influito molto su tutto quello che
le gira intorno.
… qualche scarabocchio per cercare di interpretare gli enigmi degli adolescenti, per dare un senso a comportamenti apparentemente insensati, con una forte volontà di cercare di capire
domenica 11 maggio 2014
giovedì 1 maggio 2014
Chiedimi se sono felice
(liberamente tratto dall’introduzione di M. Quoist
“Parlami d’amore”)
Avevo quattordic’anni…
forse quindici... o più, o meno... non importa!
Volevo vivere
ed essere felice, piacere agli altri, ma non sapevo per che cosa vivere, né come
vivere o perché far quello che facevo.
Allora
provavo, cercavo, sperimentavo, rischiavo. Lo facevo fino in fondo,
accompagnato dalla paura e a volte dalla vergogna; quante brutte figure fatte,
quanti desideri mi sembravano veri e invece…
Non riuscivo
a stare calmo e fermo, era come se avessi una gran fame.
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