mercoledì 15 novembre 2017

Educatori autorevoli: non giustificare ma comprendere

Chi mi segue, avrà già sentito dire che in questa nuova epoca delle relazioni tra i giovani e gli adulti, questi ultimi non possono più oggi basare la propria funzione su metodi che mirano all’esercizio di un controllo basato sull’autorità e le punizioni, anche i divieti fini a sé stessi del tipo “è così e basta” scricchiolano nella loro forza. Con quanto scrivo non voglio neanche affermare o appoggiare che rimanga solo da portare pazienza, giustificando in tutto l’operato degli adolescenti difendendoli a spada tratta. Quindi cosa rime da fare?

mercoledì 8 novembre 2017

L’educatore credibile

Oggi il ruolo dell’educatore nelle sue varie accezioni, è messo in discussione anche dal fatto che non dipende più in primo luogo da un posto occupato da qualcuno, ma innanzitutto dal suo essere affidabile, credibile, fidato. Ci stiamo dentro un po’ tutti: inseganti, genitori, preti, allenatori, animatori di varia natura e chiunque da adulto si pone in una relazione di aiuto e assistenza nei confronti di chi è più giovane. Considerando ciò, diventa quindi determinate il come spuntarla, come riuscire a interpretare il proprio ruolo, quali direttrici tenere.
Oggi i punti di rifermento dei giovani sono tanti, i modelli presentati loro e scelti non sempre sono il massimo dell’esempio da seguire, rimane però che quando c’è da affrontare qualcosa di importante, un dubbio o una scelta fondamentale, i riferimenti diventa altri; chi prima sembrava poco considerato viene recuperato nella propria autorevolezza e si scopre così che non l’aveva mai persa. In un mondo che non sempre tratta bene chi è onesto, rispetta le regole, mantiene la parola data, proprio costui che sembra tanto lontano dal modello ideale perseguito oggi, diventa un educatore di riferimento credibile anche nelle cose che ad oggi rientrano tra quelle incerte, prima fra tutte la religione.