venerdì 30 gennaio 2015

Con chi devo fare l’amore?

Un giorno una ragazza sedicenne entrò nel mio studio e in modo molto diretto mi chiese: conosco due ragazzi, voglio che mi dica con quale dei due devo fare l’amore. Il tutto non si esaurì in queste poche parole e diede ulteriori chiarimenti riguardo questa sua richiesta, disse che conoscendosi sapeva che non sarebbe mai arrivata vergine al matrimonio, allora voleva decidere con chi sarebbe accaduto senza lasciare che il tutto andasse sull’onda del momento e dell’emozione. La scelta era fra due, uno era il suo ragazzo che la attraeva molto fisicamente ma con il quale le cose ultimamente sembravano cambiate, l’altro era un suo amico con il quale si sentiva in sintonia per via dell’ascolto profondo che le regalava quando si incontravano e della simpatia che ne era nata. Quindi?

Ero contento che fosse venuta, è un desiderio bello fare l’amore
Dio non è contro il fare l’amore così come mi sembrava avesse capito un giovane che mi chiedeva se marito e moglie dopo aver fatto sesso dovevano confessarsi
Una ricerca bella che chiamava in causa tutto il suo essere donna, quindi le chiesi cosa altro c’era di bello che la muoveva, che la spingeva, che cercava?
Ma proprio perché era qualcosa di bello, andava messo in contatto con tutto il resto e andava educato (in questa fase umanamente)
Occorre essere onesti con sé stessi: tu vuoi fare l’amore o fare sesso, certamente fare l’amore per me presuppone un cammino ben più ampio, lei comprese; mi chiarì che lei intendeva invece fare sesso.
Ci tenni a chiarire che la sua richiesta non avrebbe trovato in me risposta, non ero lì per dirle cosa fare; avrei solo risposto alla domanda “piccola” che si portava dentro, sarebbe andata a casa forse rassicurata, ma non era quello che mi interessava.

mercoledì 7 gennaio 2015

Non abituiamoci alle stelle comete con la gobba all’ingiù

Nel mio paese come in tanti altri, avvicinandosi le festività natalizie, i centri e le vie del paese vengono addobbati con diverse forme illuminate, tra di esse spicca la stella cometa che ricorda quella che ha guidato i Re Magi alla culla di Gesù. Quest’anno il nostro comune ha cambiato il fornitore di queste illuminazioni ed è capitato qualcosa che mi ha fatto prima sorridere e poi pensare. Le luminarie sono state montate usando fili con lampadine, nel predisporre le stelle comete non è stata prevista la struttura rigida per la coda ma solo per gli estremi, cosicché la forza di gravità ha fatto sì che la forma della gobba sia all’ingiù invece che all’insù come indicherebbe il suo cammino di discesa dal cielo verso la terra.

sabato 3 gennaio 2015

Il gruppo di amici e il tempo libero: cosa ripensare i cammini educativi

Oggi i ragazzi vengono cresciuti fin da piccoli spinti per realizzarsi nel successo, che sia quello scolastico, sportivo, relazionale o così via poca differenza fa; questo chiede di investire su dimensioni che diano visibilità e una posizione che permetta agli altri di notarlo, ci si rispecchia infatti nel riconoscimento dato dagli altri. Forse detta così può suonarci male, ma come adulti siamo di fatto noi i primi autori di questo modo con cui gira il mondo e delle istanze a cui i ragazzi sono esposti ancora prima dell’adolescenza e che contribuisco a renderla così com’è.
Noi puntiamo su sport, scuola, immagine, soldi, fama; i ragazzi alla fine dei conti preferiscono perseguire il tutto attraverso quella che diventa una vera e propria nuova famiglia sociale: quella del gruppo di amici, dei propri coetanei scelti autonomamente.