Avvicinandosi l’estate, è arrivato il momento di aprire le
iscrizioni al Grest (centro estivo offerto dall’oratorio). In questi anni i
partecipanti sono aumentati a tal punto che, per vari motivi, si è deciso di
mettere le iscrizioni a numero chiuso. Questo ha fatto sì che il primo giorno
di iscrizione si creasse una fila lunghissima di quanti volevano iscrivere dei
ragazzi.
Certamente le cose potevano essere organizzate meglio da
parte nostra, ma quanto ha rattristato me ed altri, sono stati esempi di poca
civiltà e maleducazione da parte degli adulti in fila. È capitato di veder rimanere
fuori dei bambini di mamme che attendevano onestamente il loro turno, perché
altre più “furbe” passavano le iscrizioni alle amiche nei primi posti. A causa
della inciviltà di alcune persone ci hanno anche rimesso coloro che avevano
realmente bisogno.
Questo evento ci ha mostrato che la poca attenzione dimostrata
rappresenta purtroppo un modo di fare consueto oggi, esso ci tenta al pensare solo
al proprio interesse, giustificando così la prepotenza e l’oppressione sopra i
più deboli e gli ultimi. Credo sia emersa una foto ingrandita della realtà del
mondo nel quale viviamo, che si riflette poi anche in altre situazioni, e che
tanto condiziona anche la crescita dei più giovani.