La vita spirituale è lotta e percorso.
Gn 32,25 Giacobbe rimase solo e un uomo
lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora. 26 Vedendo che
non riusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del femore e
l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare
con lui. 27 Quegli disse: «Lasciami andare, perché è spuntata
l'aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!». 28
Gli domandò: «Come ti chiami?». Rispose: «Giacobbe». 29
Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con
Dio e con gli uomini e hai vinto!». 30 Giacobbe allora gli
chiese: «Dimmi il tuo nome». Gli rispose: «Perché mi chiedi il nome?». E qui lo
benedisse. 31 Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel
«Perché - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta
salva».
Giacobbe per un’intera notte, con
tutte le sue
forze, combatte fisicamente con
Dio, esce da questa
lotta segnato nella
carne, con un
nome nuovo e dopo aver strappato a Dio la sua benedizione. Così è spesso
anche la nostra vita spirituale, a volte ci sembra una lunga notte di
combattimento, da affrontare come Giacobbe senza arrendersi; chiede che venga
messo in campo tutto di Dio, riconoscendo che a volte addirittura nella carne
possiamo portare i segni della vita che abbiamo scelto; questa vita vera ci
dona la nostra vera identità, un “nome nuovo” che ci svela il progetto di Dio
su di noi e che ci dona la sua benedizione.
Il
“Parkour”, una disciplina nata in Francia che si occupa di arrivare da un punto
A ad un punto B nella maniera più rapida ed efficiente possibile utilizzando le
nostre sole risorse fisiche, il suo fine è lo spostamento di sé nel miglior
modo possibile, sfruttando al massimo l’efficienza del proprio fisico in
funzione della velocità. Non esiste un ostacolo in grado di fermare chi pratica
il parkour: si passa ovunque, nonché nel modo più adatto rispetto all’ostacolo. Gli ostacoli che quotidianamente incontriamo
nella nostra vita, affrontandoli e non girandoci intorno, senza perdere tempo e
facendolo nel modo più bello possibile. Tutto questo ci ha aiutato a capire che
non basta avere la materia prima della vita perché questa diventi
automaticamente spirituale, occorre allenamento e pertanto strumenti e un
maestro che ci aiuti a non andare a caso, è troppo pericoloso andare a caso
nella vita, ne abbiamo solo una.
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