venerdì 18 ottobre 2013

Vita Spirituale/2: un corpo a corpo con Dio

La vita spirituale è lotta e percorso.
Gn 32,25 Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora. 26 Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del femore e l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. 27 Quegli disse: «Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!». 28 Gli domandò: «Come ti chiami?». Rispose: «Giacobbe». 29 Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!». 30 Giacobbe allora gli chiese: «Dimmi il tuo nome». Gli rispose: «Perché mi chiedi il nome?». E qui lo benedisse. 31 Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel «Perché - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva».
Giacobbe per un’intera notte, con  tutte  le  sue  forze,  combatte fisicamente con Dio, esce  da  questa  lotta  segnato  nella  carne,  con  un  nome nuovo e dopo aver strappato a Dio la sua benedizione. Così è spesso anche la nostra vita spirituale, a volte ci sembra una lunga notte di combattimento, da affrontare come Giacobbe senza arrendersi; chiede che venga messo in campo tutto di Dio, riconoscendo che a volte addirittura nella carne possiamo portare i segni della vita che abbiamo scelto; questa vita vera ci dona la nostra vera identità, un “nome nuovo” che ci svela il progetto di Dio su di noi e che ci dona la sua benedizione.
Il “Parkour”, una disciplina nata in Francia che si occupa di arrivare da un punto A ad un punto B nella maniera più rapida ed efficiente possibile utilizzando le nostre sole risorse fisiche, il suo fine è lo spostamento di sé nel miglior modo possibile, sfruttando al massimo l’efficienza del proprio fisico in funzione della velocità. Non esiste un ostacolo in grado di fermare chi pratica il parkour: si passa ovunque, nonché nel modo più adatto rispetto all’ostacolo. Gli ostacoli che quotidianamente incontriamo nella nostra vita, affrontandoli e non girandoci intorno, senza perdere tempo e facendolo nel modo più bello possibile. Tutto questo ci ha aiutato a capire che non basta avere la materia prima della vita perché questa diventi automaticamente spirituale, occorre allenamento e pertanto strumenti e un maestro che ci aiuti a non andare a caso, è troppo pericoloso andare a caso nella vita, ne abbiamo solo una.

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