venerdì 15 novembre 2013

Parlare di Dio? Non come ma perché!

Nella mia esperienza di prete mi capta spesso di incontrare educatori che vengono da me sperando di trovare una qualche formula magica su come riuscire a parlare oggi di Dio ai giovani; chiaramente li deludo in quanto non ho una risposta, tanto più che non credo ne esista una unica: i tempi cambiano, le persone pure, per non dire i luoghi… insomma non possiamo arrenderci e dobbiamo provarci, ma ogni risposta sarà provvisoria .
Visto che i “come” parlare di Dio sono tanti, un buon punto di partenza che potrebbe trovarci uniti insieme nella ricerca indipendentemente dai luoghi e tempi che abitiamo, è chiederci il “perché” parlare di Dio, una questione tanto scontata quanto lascia a bocca aperta e senza parole quando viene fatta; prima di affrontare il “perché” credo sia importante anche dirsi “cosa è” per noi parlare di Dio, cioè svelare il pensiero di riferimento (pedagogia) che ci guida nelle nostre proposte, questo anche per evitare il disorientamento nei più giovani che rischiano di trovarsi destinatari di una cerca confusione pastorale in questo.

Questa prima è importante altrimenti cadiamo nell’errore della scienza moderna che ci riempie la testa di “come” succedono le cose, non preoccupandosi più di pensare al “perché” succedono; ecco perché il cammino da fare in ambito di annuncio, non è solo quello di migliorare delle tecniche, ma riscoprire il fine che deve guidarci.
Una cosa è certa, non è possibile parlare di Dio come un qualcosa che si attacca dall’esterno alla vita, a volte si dicono cose giuste ma che rimangono fuori, non basta dire che Dio è buono, che perdona, che è vicino… queste cose mi dicono poco se non le sento dentro a quello che vivo. Troppe volte parto con il presupposto che nei ragazzi Dio non c’è o è lontano e quindi glielo devo portare, quando poi mi accorgo stupendomene che già Dio è presente nella loro vita nonostante accada spesso di essere anche in un atteggiamento di rifiuto nei confronti della salvezza.

Nessun commento:

Posta un commento