giovedì 28 settembre 2017

Non sono figurine di un album

Siamo sempre a caccia di soluzioni per risolvere l’annoso problema degli adolescenti che smettono di frequentare gli spazi ecclesiali, mi sembra quasi di tornare quando ero ragazzo e collezionavo le figurine da mettere dentro il mio album e chi ne aveva di più poteva vantarsene. Con i ragazzi non è così, anche se a volte sembra ascoltando alcuni discorsi tra gli educatori: ma tu quanti ne hai, chi ti manca, cosa sei disposto a fare per averlo, ce li scambiamo o li uniamo?
Sì perchè le aspettative sono tante, del resto è molto l’impegno che come parrocchia ci mettiamo: catechismo, grest, feste, campeggi, ecc. Ci si aspetta quindi che continuino anche da ragazzi, anche perché continuiamo ad offrire loro tutto il necessario perché questo avvenga, così cominceranno a restituire qualcosa di quanto hanno ricevuto, ci potranno dare il cambio, ecc.
È così che capita che vadano avanti i nostri incontri quando ci troviamo a progettare l’anno che inizia, eppure a me sembra che qualcosa non vada, mi sembrano discorsi che comprendo nel loro senso, ma che rischiano di rimanere chiusi all’interno di piccole logiche che pensano solo a sé.
Mi trovavo intorno a un tavolo con i catechisti della cresima pensando al cammino che ci doveva preparare al sacramento e quello che per il dopo, uno intervenne dicendo che le cose dopo avrebbero dovuto cambiare, tutto doveva diventare più bello e coinvolgente, io sono rimasto un po’ contrariato perché pensavo: ma perché non lo facciamo così fin da subito? Altrimenti pensando ai nostri ragazzi dobbiamo un po’ scendere dalle nuvole e chiederci in modo vero cosa ci sia che non va in un adolescente che sceglie pensando fra sé: non mi trovo bene, mi obbligano a venire, sto a sedere tutto il tempo, ora che ho fatto la Cresima perché devo continuare a venirci?
Così succede che il cammino che porta oltre i sacramenti, innanzitutto ci aiuta a capire quali siano le reali intensioni dei genitori, cosa vogliano e sognano per i propri figli, visto che cala anche l’interesse loro nei confronti dei cammini proposti e la vicinanza ai figli in un momento difficile per loro ma che necessita di essere accompagnato. C’è poi chi dice di spostare avanti la Cresima così i ragazzi hanno l’occasione di venire (obbligati) per più tempo, quasi come se la questione fosse solo questa. Forse sarebbe invece il caso di anticiparla alla fine delle elementari, così da permettersi poi un’attenzione ad una preadolescenza che preme e che chiede tante attenzioni che i nostri percorsi classici faticano a dare, di ragazzi non più bambini che sono ancora disposti a mettere la loro vita nelle nostro mani, sempre se hanno sperimentato un bel catechismo alle elementari.
Possiamo onestamente domandari: un giovane dove per forza frequentare i cammini parrocchiali? Ci sono altri modi con i quali ci viene chiesto di prenderci cura di lui? Se non viene è realmente un fallimento per noi o per loro? A chi viene cosa diamo?
Occorre prepararsi, sapendo però che un po’ sono allergici alle cose troppo rigidamente stabilite, come del resto già fanno altre realtà da loro vissute come la scuola e il mondo dello sport, sapendo che tutte le iniziative che facciamo sono per i ragazzi e non i ragazzi fatti per riempire quanto ci viene voglia di fare.
I nostri percorsi non possono essere improvvisati così che se abbiamo un giovane e non sappiamo cosa fargli fare, lo parcheggiamo al circolo come barista, gli diamo in mano una scopa per pulire perché servire fa bene, lo mettiamo davanti a un una TV con una console con tantissimi giochi, gli offriamo semplicemente spazi ad accesso libero dove poter trovare un angoletto appartato per fare quello che si vuole.
Poi capita che d’estate improvvisamente aumentano per poi scomparire subito dopo, ci chiediamo perché non vengano durante tutto l’anno, invece di pensare a come offrire loro percorsi adatti e attraenti. Non che li dobbiamo per forza portare da noi a tutti i costi, come se fuori ci sia solo male e distruzione, del resto la famosa “Chiesa in uscita” prima o poi dovrà ben aprirsi e andare invece di aspettare e basta.


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