Oggi è la festa di san Giuseppe sposo di Maria, ed è la
festa dei papà, dico grazie per il dono di mio padre che si chiama Vittorio, e
approfitto dell’occasione per riaffermare quanto necessario sia il rientro in
campo educativo da parte di tutti i padri, in particolare di quelli con figli
adolescenti.
Essi vogliono più padre e meno madre. Quando dico questo,
non intendo quanto viene in mente a noi adulti legati a una figura paterna
ormai cambiata che era considerata quasi come ingombrante nei nostri ricordi
della giovinezza, non è più un padre chiamato a decidere sul figlio, ma è un
dono spesso non riconosciuto e dona. Dona testimonianza di vita, scelte, media
valori, vita vissuta, relazione, affetto.
Il primo passo è quello di far tornare fisicamente presente
il padre, lo dico in riferimento particolare alle varie realtà di separazione
esistenti, il padre presente dovrebbe essere quello biologico e non altre
figure di riferimento sostitutive. Già il riuscire a riaverlo fisicamente presente
risulta un successo, ma allo stesso tempo apre alla sfida; anche se non viene
detto, di fatto proprio figlio vuole tagliare il cordone ombelicale che fino ad
ora l’ha tenuto legato alla madre, è una esigenza propria della crescita, ma
stesso tempo si troverebbe come un marinaio inesperte in pieno oceano durante
una tempesta, c’è bisogno dell’aiuto del padre. Per usare un gioco di parole,
ad un adolescente per riuscire a compiere questo gesto di separazione, occorre
che i propri genitori non siano separati, uno dei compiti del padre è anche
quello di “distrarre” e consolare la madre così che il figlio possa non
occuparsene.
Forse alcuni padri non si ritroveranno in questa
descrizione, qualcuno vanterà un bellissimo rapporto con i propri figli, sempre
d’accordo, sempre uniti, sempre tutto bene: bene, bene ma bene non va. Arriva
prima o poi anche per essi la necessità di rimanere sulla scena famigliare, ma
cambiando il ruolo, capendo che il protagonista della relazione non è lui ma il
figlio, senza viverlo come un lutto visto anche che spesso passato il periodo
critico ricomincia un legame migliore.
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